Passano i rondoni al tramonto e tagliano l'aria e lo spazio
del mio sguardo. Danno una profondità al paesaggio e sullo sfondo c'è Chia e il
suo borgo diroccato, in disfacimento, ma che si erge come un tesoro del tempo
sulla valle del Tevere. Il suo abitato antico ora è spopolato (tranne Anna e la
famiglia di Quinto), ma trasmette un senso buono ed esteticamente positivo lo
stesso. In lontananza c'è il verde dei campi in primavera, un po' di foschia e
le montagne coi borghi semi-intatti dall'epoca medievale. Se gli uccelli sono
felici di volare in tutto questo come non potrebbe esserlo un uomo come me al
solo vagare con lo sguardo in un simile scenario? Ho scelto questo luogo.
Questo tempo che riecheggia in me grazie al paesaggio sa di famiglia e paradiso
allo stesso tempo. Questo guardare è un cibo dell'anima a cui mai potrei
rinunciare.
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